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LA PORTA SANTA

L’INIZIO DELL’ANNO GIUBILARE

L’esperienza del Giubileo nella pastorale della Chiesa cattolica è intimamente ed indissolubilmente collegata alla Porta Santa. Ma cosa è effettivamente una Porta Santa?

Ripercorriamo brevemente la storia della nascita della Porta Santa, una storia che ci pone al di là del mero dato architettonico. E’ vero che con questa espressione facciamo riferimento alla porta di una Chiesa aperta solennemente in occasione di un Giubileo, ma è anche vero che, dal momento in cui viene aperta per accogliere i Fedeli, la Porta diventa il mezzo attraverso cui viene veicolato il messaggio cristiano.

Per i Cattolici, il Giubileo rappresenta un tempo straordinario di Grazia, dedicato alla conversione e alla remissione dei peccati. Rintracciamo la sua origine proprio nell’Antico Testamento. La Legge di Mosè prevedeva che ogni cinquant’anni fosse dichiarato un Anno Santo per restituire l’uguaglianza a tutti i figli di Israele. Non a caso il termine “Giubileo” deriva dal termine ebraico “yobel”, termine con cui si indicava il corno di capro, il cui suono dichiarava proprio l’inizio dell’Anno Santo.

Nella tradizione cristiana, solo nel 1300 il Giubileo entra a farvi parte per volontà di Papa Bonifacio VIII. Egli indisse il primo Anno Santo del mondo cattolico e, a partire dal XV secolo, la Chiesa stabilì che il Giubileo venisse indetto ogni venticinque anni.

La Porta Santa diventa il simbolo più importante del periodo giubilare. Essa rappresenta il passaggio che ogni Cristiano deve fare dal peccato alla grazia. La Porta è Gesù che ci dice “Io sono la Porta: se uno entra attraverso di Me sarà salvato” (Giovanni 10,7). Contrariamente a quanto si possa pensare, però, la prima Porta Santa della storia, voluta fortemente da Celestino V (ubicata presso la Basilica di Collemaggio a L’Aquila) non risale al 1330, ma al 1294, quindi è antecedente al primo Giubileo. Ma soltanto a partire dal 1499 divenne il tratto tipico di ogni Anno Santo, quando Alessandro VI istituì il rito dell’apertura.

Il rito con cui, fino al 1975, la Porta Santa veniva aperta era davvero particolare. Alla chiusura di ogni Anno Santo la Porta veniva murata e per poterla riaprire il Giubileo successivo, era necessario che il Papa colpisse per tre volte la porta con un martello, affinché, successivamente, i muratori potessero demolirla. Una volta demolita, il Papa, per primo, l’attraversava con un cero nella mano destra e la Croce Patriarcale nella mano sinistra. Dal Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II modificò il rito, semplificandolo. A partire da quell’anno la Porta verrà soltanto chiusa e riaperta.

La porta Santa, a differenze delle grandi chiese cattedrali che ne hanno una apposita che viene aperta solo in queste occasioni, viene scelta tra le porte che permettono l’ingresso nella Chiesa e caricata di un significato altro. Nel caso di Camaro, la Porta Santa sarà la porta principale, perché la più grande e maestosa. Attraversarla sancirà un nuovo legame tra Dio e il fedele, che grazie all’istituzione dell’Anno Giubilare otterrà l’indulgenza plenaria.

Porta centrale della chiesa che sarà aperta il 23 maggio 2021